Realizziamo rendering fotorealistici e Visualizzazione 3d

UN RENDERING DEGNO DI TALE NOME, È UN EQUILIBRIO DI LUCE, MATERIALI, PROSPETTIVA E COMPOSIZIONE.

Per realizzare rendering realistici c’ è bisogno di una modellazione bene accurata, sviluppare texture e materiali , di una luce reale, e di una composizione veritiera che faccia capire subito e d’ impatto quello che si vuole visualizzare.

Adesso spiegheremo nei dettagli tutti questi punti.

Modellazione 3d

La modellazione 3d è il primo passo quando si vuole realizzare una scena 3D. E’ la parte più complessa in quanto si deve realizzare il modello 3d pezzo dopo pezzo come se fosse un lego. Va da se che all’ interno di un modello più aggiungiamo dettagli e più la scena sarà veritiera.

La modellazione è quel processo per il quale il renderista crea attraverso schizzi, oppure una pianta o un prospetto il modello 3d.  Questo è il processo più laborioso e lungo e ovviamente dipende da quello che si deve realizzare.

Se è un palazzo un albergo o una cucina ovviamente i tempi cambiano considerevolmente. Io sono dell’ opinione che oltre a fare la scena bisogna riempire il modello 3d con tutta una serie do oggetti come se fosse la realtà che stiamo realizzando. Se per esempio modelliamo un bagno e facciamo solo l’ involucro ma per esempio non mettiamo i sanitari oppure lo specchio o gli asciugamani non diamo la sensazione che è un bagno. Perché un buon rendering parte da una buona modellazione di oggetti e arredi.

Rendering interni|Animazioni 3D|W & E Srl
Rendering realistici | Render realistici

Rendering interni|Animazioni 3D|W & E Srl

Texture e materiali

Un altra elemento che la fa da padrona per la riuscita di un buon rendering fotoralistico è la cura dei materiali. Per quanto riguarda questo ambito si potrebbe parlare per ore in quanto è un argomento lungo e laborioso. Incominciamo nel dire una regola fondamentale: le texture devo essere di alta qualità e con un elevata risoluzione (2k o ancora meglio 4K).

Questo perché una volta applicata al modello 3D, la texture non sarà ripetuta e quindi si avrà la foto(texture) perfettamente spalmata sul oggetto 3D.

Per “spalmare” perfettamente la texture bisogna prima fare il texture mapping. Il texture mapping non è altro che informare il software 3d che tipo di oggetto è: un cubo, un cilindro ecc. in base al tipo di oggetto la texture sarà uniformata all’ oggetto stesso come se fosse un pelle.

Invece per quanto riguarda i materiali diciamo in linea generale che ci sono 2 grandi famiglie:

  1.  Shader: che sono materiali parametrici

2. Materiali tradizionali. Per quanto riguarda i materiali tradizionali possiamo dire che per rappresentare il vetro per esempio ci sono da indicare la trasparenza, la riflessione, il Codice IOR(indice di rifrazione), la speculare.  In basso si può vedere un esempio.

I materiali ragionandoci un secondo sono gli elementi che noi acquisiamo per rappresentare la realtà. Più sono precisi e accurati e più il rendering sarà reale come una fotografia.

Realizziamo rendering fotorealistici e Visualizzazione 3d

La Luce: La forma che da espressione al render

Per realizzare un buon render oppure un ottimo render uno dei punti fondamentali e la massima cura dell’ illuminazione. Più la luce è fedele alla realtà più il rendering sarà veritiero e trasmetterà emozioni.

Ad esempio: ciò che rende l’immagine  autentica, è proprio la giusta combinazione di diverse tecniche di rendering 3D per interni.

Innanzitutto, l’elemento più suggestivo è la luce del sole, che attraversa la finestra, “colpendo” fa filtrare la luce all’ interno del bagno. Questa caratteristica è il punto focale dell’immagine, che richiama l’attenzione del visitatore. Per fare questo ormai tutti i motori di rendering hanno un algoritmo che si chiama global illimination o radiosity. Questo algoritmo  calcola i rimbalzi della luce diretti e indiretti all’interno della scena 3d. Questo algoritmo è molto laborioso in termini di elaborazione ma a quanto a resa è molto potente e veritiero. E lento in quanto calcola i rimbalzi delle singole fonti che andranno a colpire le superfici della scena. La luce possono essere o Solare o artificiale.

Quest’ultime perdono la loro saturazione mentre la luce del sole le definisce, creando così un tocco autentico ed originale, dando maggior realismo all’immagine.

Per realizzare render fotorealistici bisogna immaginare di fare una foto reale in modo da creare un render realistico.

Ora, con queste considerazioni in mente, osservate l’immagine qui in basso e come le luci, i materiali e il punto focale contribuiscano a rendere questo rendering bellissimo da vedere.

Usando dei piccoli accorgimenti basilari ed il giusto software di supporto, potrai rendere unici i tuoi rendering.

bagno2b-min
bagno2b-min

Rendering realistici | Render realistici

Vuoi creare un bell’interno? Fai attenzione alla Luce.

L’occhio umano in combinazione con il cervello è capace di separare la quasi autenticità dal reale, attraverso minuscole inesattezze visive.

L’occhio è in grado di adattarsi a qualsiasi tonalità chiara: non importa se sia il colore giallo chiaro delle lampadine ad incandescenza o il verde opaco di quelle fluorescenti. Quando l’illuminazione della scena cambia, l’occhio umano reagisce e nota la differenza. Osserva le due immagini seguenti, realizzate con una strategia di illuminazione diversa, cercando di capire quale delle due si avvicina maggiormente alla realtà.

rendering immobiliare

rendering immobiliare

rendering bagno

#Immagine 2
rendering casolare
rendering casolare

rendering fotorealistico esterni

Spesso la differenza tra una stanza ben illuminata ed una inferiore agli standard, è quella tra notte e giorno. Questo perché senza una buona illuminazione, l’immagine perde di profondità e delle qualità atmosferiche che la luce fornisce.

Per questo motivo, l’illuminazione è una delle cose più importanti, che si può imparare.

Attraverso una strategia di illuminazione intelligente, i colori del tuo rendering appariranno freschi e puliti. Le ombre verranno da direzioni più naturali e si disperderanno in maniera organica, senza aver bisogno di regolare il bilanciamento del bianco o l’esposizione nella post-produzione.

Il rendering seguente, creato dalla W & E srl , è un ottimo esempio di utilizzo e controllo dell’illuminazione:

rendering Salotto - cucina vista 2 edificio B-min
rendering Salotto – cucina vista 2 edificio B-min

rendering fotorealistici interni

Per ottenere un’illuminazione come questa, la prima cosa da ricordare è che una buona illuminazione dipende dalle ombre e viceversa. Ad esempio, senza ombre è quasi impossibile determinare la geometria di una scena, perché anche loro formano la luce ed attirano su di essa l’attenzione.

La gamma tonale è un altro importante fattore e si riferisce alla distanza tra il bianco “puro” ed il nero puro. Un rendering degno di tale nome, avrà una gamma uniforme tra punti di luce ed ombra.

Quando il tuo modello in rendering 3D mostra una scena un po’ piatta e bidimensionale, il problema potrebbe essere la gamma di tonalità tra i punti di luce ed ombra.

Suggerimenti su come illuminare il tuo rendering fotorealistico

Ottenere un’illuminazione realistica, è spesso l’obiettivo maggiore di molti architetti e designer. Il problema con il fotorealismo è che a volte non è molto interessante; per questo un buon rendering deve, prima di tutto, mostrare un luogo in cui lo spettatore vorrebbe andare.

Camera principale - Villa -min
Camera principale – Villa -min

render realistici

Una tecnica utile da applicare, è il sistema di illuminazione a tre punti, che non è l’unica tecnica di illuminazione utilizzabile ma di certo è la più popolare ed efficace.

rendering fotografrico

La luce principale (#1) è la sorgente più luminosa, sistemata a 45 gradi dalla fotocamera. La luce di riempimento (#2) ha una luminosità inferiore e può essere posizionata a 90 gradi, rispetto alla luce principale. Infine, la luce posteriore (#3) ha le più basse impostazioni di luminosità, creando così una luce morbida e progettata per separare l’oggetto dal fondo.

Rendering di un arredo di interni

L’illuminazione a tre punti è particolarmente efficace, quando ci si concentra su un oggetto. Le scene interne, che non hanno un oggetto specifico, possono ancora beneficiare di questa tecnica. Invece di utilizzare dei fasci di luce, che producono un raggio di luce diretta, è giusto tenere in considerazione anche altre modalità di illuminazione:

  • Il sole: è un’illuminazione morbida e non direzionale, che permette alla luce di cadere in modo uniforme su tutta la scena.
  • Luci a zona: sono luci emesse da un’ampia area, che può essere rappresentata da una lampadina o luci fluorescenti, che entrano da una finestra.
  • Luci lineari: sono luci, che rendono l’illuminazione uniforme.
  • OmniLights: è la luce emessa in tutte le direzioni da un’unica fonte. È utile per l’illuminazione di riempimento.

Inoltre è possibile anche ottenere un’atmosfera rilassante e romantica in un salotto, utilizzando una combinazione di faretti e luci ad area e poiché le ombre svolgono un ruolo importante per il realismo, è giusto assicurarsi di modificare anche questo parametro.

ristrutturazione rendering appartamento
ristrutturazione rendering appartamento

render fotorealistici

Rendering interno di un appartamento

Alcuni consigli utili sull’illuminazione per le scene d’interni sono:

  • Utilizzo di colori naturali per i materiali, così che i riflessi di luce siano più precisi e coerenti con le superfici. Per questo è utile che non siano troppo saturi o troppo vicini al bianco o al nero.
  • Divisione della scena interna in aree diverse con diverse qualità di luce, per un’illuminazione accattivante.
  • Nel determinare le impostazioni dell’illuminazione, bisogna considerare l’isolamento di una singola (o più) luce, in modo da sapere esattamente come contribuisce all’illuminazione ed alle ombre presenti sulla scena.

Attraverso un uso controllato della luce e dei materiali, è possibile sviluppare un ambiente elegante, che dà alla scena interna la sua geometria e vivacità.

8. Valorizzare i rendering con materiali e dettagli

I materiali, le texture e gli oggetti della tua scena sono importanti tanto quanto l’illuminazione. Se si punta ad un effetto fotorealistico, bisogna valorizzare la qualità ed il realismo dei tuoi materiali, come: pavimenti, pareti e soffitti. In generale, è necessario cercare un materiale o una texture così realistica da immaginarla come tale.

Il seguente rendering risulta efficace in quanto utilizza i giusti materiali e le giuste texture, che vengono riprodotte in maniera realistica, creando una scena assolutamente d’impatto.

Anche se le texture ed i materiali di alta qualità sono essenziali, per creare un ottimo rendering, bisogna considerare anche come i materiali interagiscono tra loro e con gli effetti di illuminazione. L’equilibrio è tutto.

villino bifamiliare - Piano primo

Avere a disposizione una libreria di materiali di alta qualità quando costruisci il tuo rendering, rende più facile e veloce la creazione di dettagli efficaci. In 3ds Max è presente una grande libreria di materiali, ognuno dei quali è modificabile per lucentezza, riflessi e molto altro. L’aggiornamento a 3ds max 2019  include proprio l’aggiunta di nuovi materiali e texture in HD nella libreria.

I materiali di alta qualità sono essenziali ma devono dare l’idea di essere posizionati in uno spazio “reale”. Prestare attenzione ai dettagli, contribuisce a promuovere il realismo e a ridurre l’impressione di creare un’immagine piatta, generata al computer.

Per esempio, le imperfezioni di cuscini, tappeti, tende e coperte contribuiscono a creare un look “vissuto”, “vivo”; grazie alle pieghe e alle increspature naturali. Uno dei modi migliori per ottenere il fotorealismo nei tuoi rendering, è quello di analizzare fotografie reali, per notare questi piccoli dettagli.

Realizziamo rendering fotorealistici e Visualizzazione 3d

Uno dei motivi per cui questa camera da letto sembra realistica ed autentica, è la dimensione degli oggetti posizionati nella stanza. L’effetto scalatura è spesso trascurato nei rendering 3D, ma è importante per determinare l’effettiva grandezza di un oggetto, in proporzione allo spazio circostante.

L’approccio fotografico per il giusto rendering fotorealistico

Oltre alla luce ed ai materiali utilizzati, è la prospettiva e l’angolo di visualizzazione usato, che aumenta o diminuisce la sensazione che si ha all’interno di uno spazio.

La posizione e l’angolo del proprio punto di vista, sottolineano alcuni elementi all’interno di una scena. Questa enfasi consente di controllare anche lo stato d’animo di una scena.

Un altro buon consiglio, è quello di semplificare una scena. Molto spesso un rendering d’impatto ed efficace si mostra visibilmente semplice.

Se ad esempio si toglie la profondità di campo, per utilizzare la messa a fuoco sul fiore, il risultato è decisamente diverso, nonché d’impatto.

vista rendering interni salone parrucchiere

Anche le linee del tuo rendering sono cruciali: utilizzando una prospettiva a due punti, è possibile creare una rappresentazione più realistica di forme 3D su una superficie 2D.

L’esempio qui sopra mostra un rendering con prospettiva a due punti. La stessa immagine, qui in basso, mostra l’effetto senza la prospettiva a due punti.

Le linee sono incredibilmente efficaci, per creare il giusto effetto, che si vuole ottenere anche grazie all’utilizzo di un punto focale. Il rendering seguente, mostra l’impatto che le linee possono avere su un rendering efficace:

La composizione del tuo rendering non deve essere complicata: l’immagine del salotto qui in basso, dimostra come la semplicità è tutto.

Non bisogna dimenticare, inoltre, che ciò che funziona per un rendering, non necessariamente è adatto per un altro. I punti chiave che influenzeranno la percezione di coloro che osservano una scena, sono sicuramente l’angolo della fotocamera, il punto focale e la posizione per lo scatto.

arredamento 3d

Per realizzare rendering realistico bisogna pensare in modo fedele alla realtà ed avere tanta pazienza e dedizione. I render realistici una volta capite le tecniche all’ inizio possono essere complicati ma piano piano si prende confidenza e si riesce benissimo.

Non necessariamente un rendering è definito “bello” in base al modello 3D. La bellezza di un rendering è data, per la maggior parte delle volte, dall’attenzione per i dettagli, dallo stile, dal modo in cui i vari elementi si combinano tra loro e dal corretto utilizzo degli effetti. È il senso dello spazio 3D su un’immagine in 2D, catturata in modo efficace e preciso, a distinguere un rendering ben riuscito da uno meno accattivante.

I rendering fotorealistici sono utili per esempio nel campo dell’ agenzia immobiliare  , nel campo architettonico , ecc ecc .

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